
15 Mag Società in house
L’ Autorità Nazionale Anticorruzione e il Consiglio Nazionale del Notariato hanno redatto un Vademecum per le società in house nel nuovo Codice degli appalti e nel Testo unico delle società pubbliche.
Il documento è stato realizzato per coadiuvare i notai nella predisposizione degli statuti o di altri atti che disciplinano le società in house.
Tra le informazioni presenti nel Vademecum sono evidenziati i requisiti tipici delle società in house, tra i quali le clausole sulla percentuale di fatturato derivante dallo svolgimento dei compiti a esse affidati dall’ente pubblico o dagli enti pubblici soci.
Altro requisito fondamentale riguarda il capitale pubblico dell’organismo affidatario in house che non potrà mai essere inferiore al 100% del capitale sociale per tutta la durata della Società.
Nel vademecum sono indicate anche le linee operative per l’esercizio del controllo analogo esercitato sui propri servizi da parte delle amministrazioni aggiudicatrici.
Tra le ipotesi di controllo analogo: il controllo sugli statuti, sul piano industriale, di sviluppo, di investimenti, sul piano occupazionale, sul budget economico e finanziario, perseguimento dell’interesse pubblico.
Il contesto normativo di riferimento delle società in house è costituito: a) dalla direttiva 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 febbraio 2014, dal d.lgs.18 aprile 2016, n. 50 (Codice dei contratti pubblici) e s.m.i., nonché dalla giurisprudenza europea e nazionale sull’in house providing; b) dal d.lgs.19 agosto 2016, n. 175 (Testo unico delle società a partecipazione pubblica) e s.m.i.; c) dalle Linee guida ANAC n. 7 sull’iscrizione nell’elenco delle società in house, emanate ai sensi dell’art. 192 del d.lgs. n. 50/2016 con deliberazione del Consiglio n. 951 del 20 settembre 2017.
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