
22 Nov SULLA DECORRENZA DEL TERMINE DECADENZIALE DI TRENTA GIORNI PER L’IMPUGNAZIONE DEL PROVVEDIMENTO DI AGGIUDICAZIONE.
Il Consiglio di Stato, Sez. V – 15/03/2023 – n. 2736, ha esaminato la questione sotto due concorrenti aspetti:
1) la pubblicazione generalizzata degli atti di gara sul profilo internet della stazione appaltante è idonea a far decorrere il termine di impugnazione in relazione a quei vizi percepibili direttamente ed immediatamente dai provvedimenti oggetto di pubblicazione;
2) la corretta individuazione del termine per proporre il ricorso introduttivo nelle ipotesi di vizi conoscibili solo in esito all’accesso agli atti di gara.
Il dies a quo, pertanto, è così individuato:
1) in via di principio dalla pubblicazione generalizzata degli atti di gara comprensiva anche dei verbali ai sensi dell’art. 29, comma 1, del d. lgs. n. 50/2016;
2) dall’acquisizione, per richiesta della parte, delle informazioni di cui all’art. 76 del d.lgs. 50/2016 a condizione che esse consentano di avere ulteriori elementi per apprezzare i vizi già individuati o per accertarne altri;
3) con dilazione temporale, nel caso di proposizione dell’istanza di accesso agli atti, se i motivi di ricorso conseguano alla conoscenza dei documenti che completano l’offerta dell’aggiudicatario purché l’istanza di accesso sia tempestivamente proposta nei quindici giorni dalla conoscenza dell’aggiudicazione;
4) dalla comunicazione o dalla pubblicità nelle forme, eventualmente, individuate negli atti di gara purché gli atti siano comunicati o pubblicati unitamente agli allegati.
Ne consegue che:
1) se l’istanza di accesso è tempestiva, cioè proposta entro il termine di quindici giorni decorrenti dalla comunicazione o dalla pubblicazione del provvedimento di aggiudicazione, il termine per impugnare di trenta giorni subisce una dilazione temporale di quindici giorni; il ricorso, quindi, deve essere proposto entro il termine massimo di 45 giorni dalla comunicazione o pubblicazione;
2) se l’istanza di accesso è tardiva, successiva al quindicesimo giorno dalla comunicazione o pubblicazione del provvedimento di aggiudicazione, non opera la dilazione temporale;
c) nel caso in cui la stazione appaltante non dia puntuale riscontro alla tempestiva istanza di accesso, ovvero la evada successivamente al termine di quindici giorni dalla ricezione, il termine per impugnare non inizia a decorrere se non dal momento della consegna della documentazione richiesta.
No Comments